VENETI AL DE LÀ DEL MAR: inaugurazione mostra e conferenza a Dolo (VE)

15 Luglio 2022 Centro Studi Grandi Migrazioni Comments Off

Dal 25 giugno al 3 luglio 2022 la Sezione A.N.F.I. di Dolo, con il patrocinio del Comune di Dolo, con il proposito di raccogliere fondi da utilizzare per fini benefici, ha organizzato sia l’esposizione fotografica VENETI AL DE LÀ DEL MAR, curata dall’Arch. Gianluca Parise, che la conferenza RACCONTI DELLE GRANDI MIGRAZIONI, tenuta il 29 giugno dalla dott.ssa Giorgia Miazzo. L’arch. Gianluca Parise è  ha sviluppato esperienze professionali in Italia, Sud America e in Paesi in via di sviluppo, oltre a svolgere e attività di docenza e di ricerca in Italia e Brasile.
La dott.ssa Giorgia Miazzo, presidente del Centro Studi e consultrice regionale per i Flussi Migratori, è consulente linguistica, interprete e traduttrice giurata, scrittrice, giornalista e tour leader abilitata. Esperta della cultura dell’America Latina, interagisce a livello professionale e accademico in vari paesi nelle Americhe.
All’inaugurazione hanno preso parte Autorità Civili e Militari, con una rappresentanza della Compagnia Guardia di Finanza di Mirano, il Sindaco dott. Gianluigi Naletto con gli Assessori, diverse Associazioni locali, il Presidente della Sezione A.N.F.I. di Dolo Sten. Gioacchino Zarbo, nonché familiari dei Soci e tanti concittadini dolesi. Ha preso parte anche il Console Onorario del Brasile dott.ssa Helen Gnocchi, cultrice della materia nel Dipartimento di Scienze Politiche presso l’Università di Padova, che ha esposto le vicissitudini e le conquiste dei migranti.
L’esposizione fotografica rappresenta uno strumento di valorizzazione della storia delle Grandi Migrazioni che hanno interessato tra il 1870 e il 1970 il territorio italiano e veneto, attraverso la cultura, l’arte, la lingua e le musiche delle comunità di discendenti che si trovano nelle Americhe, in particolare in Brasile, Argentina, Uruguay, Cile, Messico, Venezuela, Stati Uniti e Canada, ma anche in Europa, specialmente in Francia, Germania e Belgio, e infine in Australia, Nuova Zelanda
e Africa. Il materiale fotografico presentato, sintesi di un percorso di raccolta documentale in archivi nazionali e internazionali ricavato dalle ricerche del Centro Studi Grandi Migrazioni.
La mostra rappresenta la volontà di tramandare i valori storici e tradizionali delle Grandi Migrazioni del passato con più di 20 milioni di italiani che hanno varcato i confini nazionali, partendo stagionalmente o per sempre, oltrepassando le Alpi o gli oceani. Vuole far conoscere le sofferenze, le difficoltà, ma anche i successi dei migranti, utili per cementare l’identità veneta e creare una cultura di sensibilità verso i paesi lontani, con i quali il Veneto mantiene relazioni e interessi, oltre a capire la mobilità di oggi degli expat e porre le premesse per il possibile rientro di talenti espatriati.
Attraverso la valorizzazione del patrimonio materiale e immateriale dell’emigrazione del passato, del presente e del futuro nel mondo, questo lavoro si pone l’obiettivo di creare rete per stimolare e sensibilizzare la conoscenza dei valori, delle radici e dell’identità oriunde nel mondo.
All’ANFI, che si è prodigata per questo evento e per il bene sociale, si dedica una storia vera. Dalle ricerche del Museo Storico della Guardia di Finanza, è emersa la storia di Giuseppina Panzica con il marito siciliano migrante guardia di finanza in congedo Salvatore Luca e del finanziere sardo Gavino Tolis, migrato nella frontiera italo-svizzera e decorato con la Medaglia d’Oro al Merito Civile “alla memoria”. Le ricerche confermarono il contatto avuto dal Finanziere con la famiglia Panzica-Luca per favorire gli espatri clandestini e di ebrei in Svizzera. Tolis fu internato a Mauthausen dove muore nel ’44, Giuseppina Panzica venne rinchiusa in carcere, nel Lager di Bolzano e infine nel campo di sterminio di Ravensbrück, tornando nel ’45. I due finanzieri e la signora Panzica hanno reso un grande servizio all’umanità, come recita uno dei testi sacri degli ebrei che dice: “Chi salva una vita salva il mondo intero”.