TestimonialL’ISTRIA, UNA POSIZIONE GEOGRAFICA DIFFICILE MA INTERESSANTE PER LINGUA E CULTURA
L’ISTRIA, UNA POSIZIONE GEOGRAFICA DIFFICILE MA INTERESSANTE PER LINGUA E CULTURA
L’Istria (Istra in croato e sloveno) è una penisola che si estende nel mare Adriatico alla sua estremità nordorientale. Già dalla posizione geografica L’Istria si rivela interessante perché è ancorata alla penisola balcanica ma si protende verso l’Italia, e questa condizione nel passato ha causato vari problemi perché il suo territorio fu oggetto di contese tra gli Stati che lo rivendicavano come una loro proprietà: inizialmente la contesa fu tra la Repubblica di Venezia e l’Impero Austro-ungarico, successivamente tra Regno d’Italia e Regno di Iugoslavia e infine tra Italia e Iugoslavia che sancirono la divisione amministrativa irrevocabile con il Trattato di Osimo (1975).
Attualmente il suo territorio ricade in tre Stati: Italia, nei comuni di Muggia e San Dorligo della Valle in provincia di Trieste; Slovenia, nella regione Litorale-Carso; e Croazia, alla quale appartiene la parte più estesa.
Questa divisione amministrativa, assieme al trascorso storico della zona, ha influenzato profondamente l’assetto linguistico dell’area. Nei comuni che appartengono alla provincia di Trieste, accanto all’italiano, è parlata anche la variante locale dello sloveno che viene tutelato come lingua minoritaria dalla regione Friuli Venezia Giulia ed è presente nella cartellonistica stradale. Nelle parti slovena e croata, accanto alle lingue dei due rispettivi Paesi, è parlato anche l’italiano che viene riconosciuto come seconda lingua ufficiale. Come nella parte italiana, infatti, le insegne dei negozi e la cartellonistica stradale prevedono il bilinguismo sloveno-italiano e croato-italiano. Inoltre, la bandiera italiana viene esposta all’ingresso degli uffici della pubblica amministrazione delle località principali di quell’area, come la bandiera slovena viene esposta all’ingresso degli uffici della pubblica amministrazione dei comuni dell’area italiana.
Come scritto all’inizio, la posizione geografica in cui si trova ha permesso all’Istria di assumere un ruolo di crocevia tra le culture oltre che di lingue. A seguito dei periodi di sopraffazione e violenze condotte da coloro che ne rivendicavano la proprietà e che causarono per questo la fuga di molti abitanti dalle aree interessate, è sorta un senso di appartenenza che si spiega con il rapporto che gli istriani, a prescindere dall’etnia o nazionalità di provenienza, possiedono nei confronti di coloro che, originari della regione, si sono trasferiti altrove. Infatti, coloro che sono nati in Istria ma che successivamente si sono trasferiti vengono considerati come fratelli da coloro che invece ancora vi abitano; per coloro che risiedono in aree con le quali l’Istria ha vissuto un passato comune (es. Italia nordorientale), gli istriani nutrono un senso di fratellanza perché memori di alcune vicende che li abbiano accomunati a prescindere dalle ideologie soggettive.
Per approfondimenti, consiglio la visione del video di cui riporto il collegamento:
L’ISTRIA, UNA POSIZIONE GEOGRAFICA DIFFICILE MA INTERESSANTE PER LINGUA E CULTURA
L’Istria (Istra in croato e sloveno) è una penisola che si estende nel mare Adriatico alla sua estremità nordorientale. Già dalla posizione geografica L’Istria si rivela interessante perché è ancorata alla penisola balcanica ma si protende verso l’Italia, e questa condizione nel passato ha causato vari problemi perché il suo territorio fu oggetto di contese tra gli Stati che lo rivendicavano come una loro proprietà: inizialmente la contesa fu tra la Repubblica di Venezia e l’Impero Austro-ungarico, successivamente tra Regno d’Italia e Regno di Iugoslavia e infine tra Italia e Iugoslavia che sancirono la divisione amministrativa irrevocabile con il Trattato di Osimo (1975).
Attualmente il suo territorio ricade in tre Stati: Italia, nei comuni di Muggia e San Dorligo della Valle in provincia di Trieste; Slovenia, nella regione Litorale-Carso; e Croazia, alla quale appartiene la parte più estesa.
Questa divisione amministrativa, assieme al trascorso storico della zona, ha influenzato profondamente l’assetto linguistico dell’area. Nei comuni che appartengono alla provincia di Trieste, accanto all’italiano, è parlata anche la variante locale dello sloveno che viene tutelato come lingua minoritaria dalla regione Friuli Venezia Giulia ed è presente nella cartellonistica stradale. Nelle parti slovena e croata, accanto alle lingue dei due rispettivi Paesi, è parlato anche l’italiano che viene riconosciuto come seconda lingua ufficiale. Come nella parte italiana, infatti, le insegne dei negozi e la cartellonistica stradale prevedono il bilinguismo sloveno-italiano e croato-italiano. Inoltre, la bandiera italiana viene esposta all’ingresso degli uffici della pubblica amministrazione delle località principali di quell’area, come la bandiera slovena viene esposta all’ingresso degli uffici della pubblica amministrazione dei comuni dell’area italiana.
Come scritto all’inizio, la posizione geografica in cui si trova ha permesso all’Istria di assumere un ruolo di crocevia tra le culture oltre che di lingue. A seguito dei periodi di sopraffazione e violenze condotte da coloro che ne rivendicavano la proprietà e che causarono per questo la fuga di molti abitanti dalle aree interessate, è sorta un senso di appartenenza che si spiega con il rapporto che gli istriani, a prescindere dall’etnia o nazionalità di provenienza, possiedono nei confronti di coloro che, originari della regione, si sono trasferiti altrove. Infatti, coloro che sono nati in Istria ma che successivamente si sono trasferiti vengono considerati come fratelli da coloro che invece ancora vi abitano; per coloro che risiedono in aree con le quali l’Istria ha vissuto un passato comune (es. Italia nordorientale), gli istriani nutrono un senso di fratellanza perché memori di alcune vicende che li abbiano accomunati a prescindere dalle ideologie soggettive.
Per approfondimenti, consiglio la visione del video di cui riporto il collegamento:
https://www.youtube.com/watch?v=2aVDF9rpIDE
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