Sono quasi 30 anni che vivo in Italia (Provincia di Vicenza) e durante questo periodo posso dire che ho acquisito molta ricchezza culturale e crescita personale.
Sono sposata con un italiano, abbiamo 3 figli (22, 20 e 18 anni) appassionati del Brasile, terra che racconta le mie origine e tradizioni.
Siamo tornati in Brasile nel dicembre scorso, dopo 6 anni, per ritrovare gli affetti familiari, e le persone che abbiamo incontrato durante questo nostro viaggio non possono che far crescere l’amore per questa terra che porto sempre nel cuore. Una terra che ci insegna che con semplicità puoi essere te stesso.
Qui in Italia ho avuto l’opportunità di conoscere Giorgia Miazzo inizialmente come insegnate d’inglese e poi come responsabile del Centro Studi Grandi Migrazioni grazie al quale ho anche approfondito la storia della migrazione italiana nel mondo e prevalentemente in Brasile.
Questa realtà mi tocca molto perché mi fa vedere il Brasile da un’altra prospettiva. Un Brasile che in un certo senso era diventato culla per una Italia alla ricerca di nuove terre. “Credo che l’identità di un popolo (persona) sia presente dove le radici rimangono solide nei ricordi che il tempo non cancellerà mai”.
Quando, a dicembre, sono stata con la mia famiglia in Brasile ho visto i miei figli che, anche se nati qui in Italia, hanno questi legami con le loro radici che partono da me.
La testimonianza di Cristiane Da Silva
Sono quasi 30 anni che vivo in Italia (Provincia di Vicenza) e durante questo periodo posso dire che ho acquisito molta ricchezza culturale e crescita personale.
Sono sposata con un italiano, abbiamo 3 figli (22, 20 e 18 anni) appassionati del Brasile, terra che racconta le mie origine e tradizioni.
Siamo tornati in Brasile nel dicembre scorso, dopo 6 anni, per ritrovare gli affetti familiari, e le persone che abbiamo incontrato durante questo nostro viaggio non possono che far crescere l’amore per questa terra che porto sempre nel cuore. Una terra che ci insegna che con semplicità puoi essere te stesso.
Qui in Italia ho avuto l’opportunità di conoscere Giorgia Miazzo inizialmente come insegnate d’inglese e poi come responsabile del Centro Studi Grandi Migrazioni grazie al quale ho anche approfondito la storia della migrazione italiana nel mondo e prevalentemente in Brasile.
Questa realtà mi tocca molto perché mi fa vedere il Brasile da un’altra prospettiva. Un Brasile che in un certo senso era diventato culla per una Italia alla ricerca di nuove terre. “Credo che l’identità di un popolo (persona) sia presente dove le radici rimangono solide nei ricordi che il tempo non cancellerà mai”.
Quando, a dicembre, sono stata con la mia famiglia in Brasile ho visto i miei figli che, anche se nati qui in Italia, hanno questi legami con le loro radici che partono da me.
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