La storia della mia famiglia di Enio Filippin

17 Maggio 2025 Centro Studi Grandi Migrazioni Comments Off

Fin da piccolo ero curioso di conoscere la storia della famiglia di mio padre.

Lui sapeva poco, diceva solo che sua nonna e suo nonno provenivano dall’Italia. Ma non sapeva in quale regione e città. Per me questo non era abbastanza, volevo saperne di più. Nel 2018 ho iniziato a fare ricerche e a scrivere un libro sulla famiglia del mio bisnonno qui in Brasile. Durante la ricerca, mi sono imbattuto nella notizia che dei parenti dall’Italia ci stavano cercando. Tutta questa vicenda l’ho raccontata nella mia opera: Famiglia Filippin – Antonio e Angela sulla stessa barca.

 

Il contatto con i parenti è stata una gioia straordinaria, stupenda. La mia ricerca è andata oltremare. Il sogno di visitare la città da cui proveniva il mio bisnonno si è avverato nel settembre 2023. In quell’occasione ho avuto l’opportunità di conoscere Giorgia Miazzo, tramite la mia parente Michela Filippin. Giorgia è stata la mia compagna di viaggio, mentre tornava in Italia dopo aver tenuto conferenze per diversi giorni in Brasile. Così, ho deciso di seguire un corso di lingua italiana e ogni giorno che passa mi sento un vero italiano.

 

Oggi faccio parte del Centro Studi Grandi Migrazioni, con il quale condivido un po’ della mia italianità nel testo che segue.

 

Quando nacque il mio bisnonno Antonio Francesco Filippin, il 03/05/1873, nella città di Castello di Godego (Treviso), suo padre Antonio Felippin era morto 5 mesi prima. La madre Luigia Pavarin Filippin affidò il ragazzo alle cure dello zio paterno Giuseppe Filippin, che abitava in Via Alberon, numero 48.

 

Con il movimento migratorio, Giuseppe Filippin vendette la sua proprietà alla famiglia Marchesan, che ne è tuttora proprietaria, ed è ora di un nipote dell’acquirente. Il 5 settembre 1884, insieme alla moglie Giovanna Conte, lasciarono la città di Castelo di Godego con 6 figli e il nipote Antonio, diretti in Brasile. La madre di Antonio, Luigia Pavarim, si era risposata con Paolo Stangherlin e quindi era rimasta in Italia. La famiglia Filippin sbarcò dalla nave Cenício a Rio de Janeiro, in Brasile, il 29 dicembre 1884. Dalla città di Rio de Janeiro, la famiglia si diresse verso Rio Grande do Sul, soggiornando in quarantena a Porto Alegre e poi trasferendosi nella regione della Quarta Colônia. Nell’agosto del 1894, Antonio Filippin sposò Angela Milani, emigrata in Brasile con la famiglia, sulla stessa nave Cenísio nel 1884, sulla quale Antonio aveva viaggiato nello stesso giorno. Magari Antonio e Angela giocavano in quel periodo, insieme agli altri bambini, visto che lui aveva 11 anni e lei 8? Lo scopriremo solo quando ci incontreremo nell’eternità, perché mio padre, che era suo nipote, non conosceva questa storia.

 

Durante questo periodo, Antonio mantenne i contatti con sua madre. Il suo desiderio era di andare a vivere in Brasile, ma ciò le fu impossibile, poiché aveva formato una nuova famiglia in Italia, con marito e figli.

Dopo essersi sposati, Antonio e Angela acquisirono una colonia di terreno di 25 ettari, nel comune di Ijui, nel Rio Grande do Sul, più precisamente in località di Alto da União.

In 11 anni di matrimonio, la coppia ha avuto 8 figli.

 

Purtroppo, 22 anni dopo il suo arrivo in Brasile, a soli 34 anni, Antonio morì il 24 dicembre 1906. La causa della sua morte non è nota con certezza. I suoi nipoti raccontano che aveva lavorato duramente per spegnere l’incendio che si era propagato per bruciare gli alberi che aveva tagliato per piantare i raccolti. La morte di Antonio fu una tragedia per la famiglia. Angela rimase vedova e dovette crescere i suoi figli con l’aiuto dei suoi fratelli e dei vicini. Non si risposò. Passò il tempo, i figli crebbero, si sposarono e se ne andarono di casa. Angela fu assistita dai figli João e Cândida.

 

Luigia visse i suoi giorni in Italia con il marito e i figli, ma con tanto dolore nel cuore per il figlio partito in Brasile e che non aveva più rivisto. Secondo il racconto delle sue nipoti, Rosa e Maria, Luigia costruì una cappella davanti a casa sua, sul ciglio della strada, con l’immagine della Madonna Addolorata, che si trova ancora oggi lì, e pregava il rosario con le sue vicine per suo figlio che si trovava in Brasile. Luigia morì il 25 dicembre 1938, 32 anni dopo la morte del figlio in Brasile, fatto di cui era all’oscuro.

 

Nella prossima edizione continuerò questa storia, piena di tanto coraggio,

ansia, tristezza, amore e gioia. Un abbraccio a tutti.

 

FOTO 1 IL LIBRO: FAMIGLIA FILIPPIN: Antonio Filippin e Angela Milani – SULLA STESSA BARCA

 

FOTO 2 Proprietà di Giuseppe Filippin, venduta alla famiglia Marchesan.

 

FOTO 3 Foto di Luigia Pavarin

 

FOTO 4 Capitello con la Madonna Addolorata dove Luigia pregava per il figlio Antonio Filippin

 

 

Enio Felipin – Scrittore, relatore e teologo. Dottore in Giurisprudenza. Nato nella città di Santo Augusto, Rio Grande do Sul, Brasile. Oggi vive nella città di Ijui, sempre nello stesso Stato. Sposato con Lia Beloni Patatt Felipin, ha due figli, Felipe Felipin e Luigia Antonia Felipin 6 anni.